PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE 

 

BAMBINI AL CENTRO.

VERSO UNA NUOVA IDEA DI SCUOLA

 

 

“Nella scuola il bambino elabora apprendimenti e vive esperienze di

socializzazione che lo coinvolgono come soggetto attivo,

costruttivamente impegnato sulla base delle competenze e delle

acquisizioni che viene via via sviluppando”.

Dagli Orientamenti Provinciali

 

ANNO SCOLASTICO 2023-2024

In continuità con il progetto educativo dello scorso anno scolastico si è scelto, ancora una volta, di mettere al centro il bambino/a, con i suoi bisogni, le sue necessità ed anche con la sua voglia di crescere, imparare, sperimentare, evolvere all’interno della scuola grazie all’offerta delle attività proposte.

Vogliamo continuare ad investire in una scuola che si riorganizza intorno ad un’idea chiara di bambino/a a cui vuol prestare un ascolto attento, una scuola aperta nella quale muoversi senza paura, una scuola che sa proporre, differenziare ma anche rallentare, affinchè ciascuno possa trovare il suo posto, ciò che più è vicino al suo modo di sentire e vivere le varie esperienze, condividere quelle che sono le sue competenze, scoprire e apprendere in maniera attiva e dinamica costruendo così un apprendimento che si concretizza nella condivisione, nel confronto, nell’incontro che cercheremo di favorire valorizzando la dimensione del piccolo gruppo.

Una scuola che sa rispettare i tempi di ciascuno, per far sì che tutti possano scoprire sé stessi e trovare il giusto canale espressivo per affermare la propria individualità e rafforzare la propria autostima, per camminare insieme, ciascuno a modo suo.

La poesia “Invece il cento c’è”, manifesto della filosofia dei 100 linguaggi dei bambini e delle bambine, alla base del Reggio Children Approach, è ciò a cui vorremmo ispirarci nel nostro progetto educativo fondato sull’ idea di un bambino/a riconosciuto nel suo essere una “persona piccola” ma portatrice di pensieri, idee, conoscenze e competenze, che agisce in maniera attiva e costruttiva nella comprensione del mondo che lo circonda attraverso linguaggi differenti, attraverso un fare concreto che opera sulla realtà. Un bambino/a che vive in un contesto che riscopre la corporeità, l’uso del corpo e delle mani: un corpo che comunica, che crea, che scopre, che gioca… che sta bene e che, mentre agisce, costruisce un pensiero su ciò che vive. Pensiero che si genera attraverso esperienze vicine al modo di esplorare dell’infanzia, che assorbano mente e corpo allo stesso tempo, che lo investano in tutte le sue dimensioni (cognitiva, sensoriale, percettiva, sociale, emotiva, motoria). Proposte che rispondano ai loro bisogni ma che sappiano rispettare anche le loro storie, la loro unicità, le loro caratteristiche. Ricordando sempre che non dobbiamo riempire i bambini/e di cento cose ma offrire loro un contesto ricco di stimoli affinchè il “cento” delle loro potenzialità e inclinazioni possa fiorire insieme a loro.

Invece il cento c’è
Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare
cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
La scuola e la cultura
gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.
Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.

 

Noi adulti dobbiamo quindi preparare un contesto che possa far emergere le qualità di cui ognuno è portatore anche grazie all’incontro con l’altro. Proporre esperienze diversificate che valorizzino l’incontro, il confronto e il benessere soprattutto. Attività intese come modalità di sperimentazione di sé, che valorizzano la propria individualità e differenza, senza costrizioni ma lasciando che ciascuno si senta libero di partecipare a modo suo. Un cento declinato in modo sempre diverso per permettere la libera espressione di ogni bambino/a e dar voce alle sue cento sfumature. L’insegnante si fa quindi regista, sostenendo i processi conoscitivi insiti nelle attività proposte, allestendo spazi e materiali adeguati, progettando esperienze in cui ciascuno possa trovare il suo modo di esprimersi, partecipare alla vita di scuola e stare bene. Sospendendo il giudizio adulto e promuovendo l’emergere spontaneo delle loro potenzialità, attraverso l’ascolto empatico dei loro bisogni, delle loro idee e ipotesi, promuovendo lo scambio di competenze che si generano nella sicurezza di sentirsi accolti ed accettati e che possono rafforzarsi nel confronto e nell’interazione, promotori di ogni processo di crescita.

Il gruppo verrà quindi inteso come “luogo” in cui portare qualcosa di sé, un pensiero, un’emozione, una parola, un contributo nell’elaborazione di progetti o nel vissuto di esperienze condivise, momenti nei quali si intende promuovere la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare.

Attivare quindi attraverso l’incontro di diversi punti di vista e idee la nascita di un pensiero sociale nel quale l’agire e il sentire del singolo viene valorizzato, all’interno di una dimensione allargata, nella sua individualità e confermato dal senso di appartenenza a un gruppo stesso nel quale riconoscersi. Un ambiente, luogo di relazione e scambio, che accoglie e stimola i processi di ricerca e apprendimento spontanei dei bambini e delle bambine, un ambiente progettato e riprogettato per farli sentire accolti e sicuri. Anche quest’anno punteremo su una modalità di lavoro di tipo laboratoriale, per favorire il lavoro in piccolo gruppo e l’apprendimento autonomo del bambino/a, rafforzando i legami sociali tra i bambini/e.

PERCORSO PSICOMOTORIO

I bambini di 3 anni saranno coinvolti in un percorso psicomotorio (9 incontri) condotto da una formatrice esterna alla scuola, la dott.ssa Silvia Biasi che, assieme alle insegnanti, e attraverso il gioco psicomotorio lavorerà per supportare i bambini nelle dinamiche espressive e relazionali.

Al termine del percorso si desidera proporre anche ai genitori, assieme ai loro figli, un laboratorio di gioco psicomotorio in cui sperimentare assieme i giochi psicomotori e i materiali utilizzati dai bambini durante il percoso.

 

LABORATORIO DI LETTURA

Per i bambini di 4 anni si è organizzato un laboratorio di lettura che vedrà coinvolte anche persone esterne alla scuola, per la condivisione di letture di storie e albi illustrati. Il laboratorio “Racconto di storie” ha l’obiettivo di promuovere la lettura e l’ascolto a scuola nella convinzione che ciò abbia una positiva influenza sullo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale dei bambini, con effetti significativi per tutta la vita adulta. In altre parole leggere stimola e favorisce l’apprendimento e le capacità cognitive, rafforza la memoria e aumenta il livello di attenzione.

Il laboratorio è tenuto da un gruppo di insegnanti e prevede anche l’intervento di persone esterne alla scuola. Il Progetto “Nati per leggere” e la bibliografia che questo propone, sono da ispirazione al nostro progetto.

Durante il mese di novembre gli albi illustrati hanno permesso anche l’incontro con altre realtà educative. Infatti, in alcuni luoghi del quartiere Bolghera, sono state organizzate delle letture condivise che hanno permesso l’incontro con i bambino sia del Nido d’Infanzia sia della Scuola Primaria Nicolodi.

 

LABORATORIO PRE-REQUISITI

Abbiamo deciso di dedicare al gruppo dei bambini e delle bambine di 5 anni, che a settembre inizieranno il loro nuovo percorso alla Scuola primaria, un laboratorio a cadenza settimanale di due incontri di un’ora ciascuno per prepararsi al meglio a questo delicato passaggio. Durante questi momenti i bambini e le bambine delle diverse sezioni verranno riuniti e coinvolti attivamente in attività finalizzate allo sviluppo di tutti quei pre-requisiti necessari all’avviamento alla letto-scrittura e alle attività di calcolo. Lo scopo di questo percorso è quello di permettere a ognuno di fare esperienza di attività che stimolino tutte le competenze necessarie per affrontare con serenità il nuovo cammino scolastico e saranno organizzate intorno a 3 macro aree:

 

Linguistica:

  • Abilità linguistiche ed espressive.
  • Abilità metafonologiche: giocare con i suoni e le parole.

Logico-matematica:

  • Abilità di pre-calcolo: imparare a giocare con i numeri e le quantità.
  • Abilità visuo-spaziali: organizzare lo spazio all’interno del foglio, orientarsi secondo concetti

topologici.

  • Abilità di Memoria, attenzione e concentrazione.

Grafo-motoria:

  • Abilità grafo-motorie e di pre-scrittura.

Il tutto sarà proposto in maniera ludico-giocosa rispettando i tempi di apprendimento di ciascuno/a. Ricordiamo inoltre che anche le insegnanti di sezione lavoreranno, come sempre è stato fatto,  durante le rispettive attività di sezione attivando modalità e proposte personalizzate secondo esigenze e bisogni di ciascuno.

 

USCITE SUL TERRITORIO

La nostra scuola parteciperà inoltre alle attività organizzate nel quartiere della Bolghera per avvicinare i bambini alla conoscenza del territorio che vivono quotidianamente. È stato organizzato uno scambio di letture e ascolto di storie proposte dalla Scuola primaria Nicolodi, dal Nido “Il Trenino”, dal Nido aziendale Apss e dalla Scuola S. Antonio.

Un appuntamento fisso di collaborazione con il territorio e le altre realtà educative è ormai diventato “La giornata dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” del 20 novembre con la partecipazione al “Girotondo dei diritti” in via Gocciadoro.

Si prevedono inoltre due uscite a Teatro San Marco.

 

LE FESTE

La scuola, grazie alla sinergica azione dei membri che la compongono, organizza nel corso dell’anno alcuni momenti di festa, occasioni importanti per far scoprire e vivere ai bambini le tradizioni e gli usi del luogo e dell’ambiente in cui viviamo, opportunità per “aprire” l’ambiente scolastico alle famiglie affinchè possano vivere in prima persona una collaborazione attiva con la scuola.

Ne deriva, naturalmente, un approfondimento di rapporti e di relazioni tra personale scolastico e famiglie e tra famiglie stesse, in un clima di gioia, condivisione e divertimento.

Molto importante tra le feste è la Festa dei compleanni. La cuoca Sara prepara una grandissima e coloratissima torta per festeggiare i bambini che compiono gli anni in quel mese. È un’occasione comunitaria di condivisione e gioia.

Poi c’è la tradizionale Castagnata, organizzata con la collaborazione dei genitori e degli Alpini, che quest’anno ci hanno anche regalato i loro canti.

Altre feste sono la tradizionale Festa di Natale, preparata da bambini e dalle insegnanti con canti e poesie, mentre i genitori collaborano all’allestimento del Presepe.

PROGETTO LINGUE

La nostra scuola porta avanti da molti anni un progetto di accostamento alla lingua inglese. Esso non ha lo scopo di insegnare la lingua, nè pretende che i bambini arrivino a produrre parole o frasi, anche se spesso questo succede e viene accolto con gioia e incoraggiato. L’obiettivo è piuttosto farli avvicinare a suoni nuovi, rendendo così più facile e naturale farli loro. Questo porta ad un arricchimento di competenze, determinando una maggiore flessibilità mentale, maggiore capacità di risolvere problemi e di accettare e accogliere la diversità, sviluppando nei bambini una ricchezza linguistica e mentale. Un’ulteriore opportunità è rivolta a quei bambini che sono di madre lingua inglese che, grazie al percorso di accostamento, possono ritrovare la propria lingua ed essere facilitati nel sentirsi ancora più parte del contesto della scuola.

La teacher Carla è presente a scuola 12 ore a settimana e divide il suo intervento nelle 3 sezioni.

 

FESTA DEI DIPLOMI

Durante l’anno scolastico i bambini “grandi” verranno coinvolti in un progetto di continuità con la Scuola primaria per agevolare il loro futuro ingresso. A conclusione del progetto e del periodo di permanenza alla Scuola dell’infanzia, viene organizzato un momento di festa per salutare compagni ed insegnanti. Queste ultime, attraverso la consegna di un “diploma”, simbolo di una effettiva crescita fisica, cognitiva ed emotiva, augurano ai bambini un cammino sereno nella nuova “avventura” scolastica. Dopo la festa, che si svolge al mattino, la cuoca Sara prepara un pranzo speciale, il “Pranzo dei diplomi”, che prevede sia un menù diverso dal solito sia una preparazione particolare della sala da pranzo che consenta ai bambini “grandi” di essere i protagonisti di questa speciale occasione.

 

IL POSTICIPO

Anche per quest’anno la programmazione del tempo prolungato si atterrà al Progetto Annuale di Scuola, tenendo comunque conto del fatto che si tratta di un momento particolare a conclusione della giornata scolastica di ogni bambino, che necessita delle giuste attenzioni e cura per rispondere ai bisogni dei bambini spesso legati al sonno interrotto (per i più piccoli) e alla stanchezza dovuta alla giornata. In questi particolari momenti viene privilegiata una modalità di gioco libero dove i bambini possano scegliere in maniera autonoma le attività che desiderano fare, per rispondere al meglio al loro benessere. La attività proposte saranno attività brevi e flessibili, spesso su loro richiesta, come racconti di piccole storie, gioco libero e simbolico, ritagli, rappresentazioni grafico-pittoriche, costruzioni e giochi da tavolo. Dopo la merenda, momento privilegiato e piacevole non solo per la socializzazione e la condivisione ma anche per ricordare le regole dello star bene a tavola, ci si prepara per la prima uscita dei bambini dalla sezione o dal giardino, tenendo conto che alcuni amici resteranno a scuola ancora per un periodo di circa un’ora e che quest’ultimo dovrà anch’esso offrire un’atmosfera giocosa, divertente e di libertà.

Lo spazio del Giardino, infatti, fino a quando il tempo lo permetterà, sarà la nostra “AULA A CIELO APERTO” all’interno della quale i bambini potranno non soltanto muoversi liberamente o correre ma anche vivere nuove esperienze sensoriali con i giochi strutturati e non e gli elementi naturali da cui sono circondati: alberi, cespugli, foglie, sassi, rametti. Attraverso i cinque sensi potranno così fare esperienze, di suoni, rumori, colori, movimenti e odori. Utilizzando poi le attrezzature già presenti nel giardino, come le casette con gli scivoli, i dondolini o la sabbiera, i bambini avranno la possibilità di utilizzare schemi motori semplici e complessi come scivolare, saltare, arrampicarsi, sviluppare le proprie abilità manuali e la creatività, socializzando e collaborando con il grande o piccolo gruppo.

L’organizzazione del Tempo Prolungato è quindi la seguente:

  • 30-15.00: risveglio dei bambini della nanna e accompagnamento nelle sezioni per l’uscita delle 15.15-15.30 o per il Tempo Prolungato;
  • 00-16.00: formazione dei 2 gruppi del Posticipo (Giallo e Verde), un momento per la merenda, spazio per il gioco libero e l’attività. Periodicamente le insegnanti proporranno specifiche attività per potenziare le risorse e intervenire sui bisogni del gruppo;
  • 15-16.30: prima uscita;
  • 30-17.00: spazio per gioco libero;
  • 15-17.30: seconda uscita

 

Progetto educativo Scuola S. Antonio 2023-24