La Scuola S. Antonio di Trento: un po’ di storia e la sua organizzazione

La Scuola S. Antonio di Trento è una scuola dell’infanzia equiparata, storicamente nata dalla sinergia tra la Parrocchia di S. Antonio nel quartiere della Bolghera e il Comune di Trento, che è proprietario dell’edificio. È gestita da una associazione di volontariato, come tutte le scuole equiparate del Trentino, frutto di una storia peculiare ed unica che ha visto nascere nella seconda metà dell’800 decine e decine di “asili” di infanzia in quasi tutti i paesi e i borghi trentini. La popolazione locale ha fondato queste scuole materne con l’aiuto della Parrocchia e del Comune, spesso sostenuti da lasciti o donazioni private. Esempio unico in Italia queste realtà, che si sono
strutturate come associazioni o fondazioni, sono arrivate ai nostri giorni. La Provincia Autonoma di Trento nel 1977 ha emanato una legge – la L.P. N° 13 del 1977 – con la quale istituiva un peculiare istituto giuridico, unico nella legislazione italiana: “l’equiparazione”, con la quale veniva riconosciuta pari dignità tra le scuole dell’infanzia che la P.A.T. gestiva direttamente e quelle gestite da questi enti. La legge, aggiornata più volte, è tutt’ora in vigore e disciplina la gestione e l’amministrazione di queste scuole. L’associazione che gestisce la Scuola S. Antonio è
amministrata dal un Consiglio Direttivo, eletto tra i soci del sodalizio, che è affiancato, per le funzioni stabilite dalla legge, da un Comitato di gestione, composto dai rappresentanti del personale e delle istituzioni.
Oggi la Scuola S. Antonio è composta da 4 sezioni; in ogni sezione ci sono 2 insegnanti di riferimento, a cui si può affiancare una insegnante supplementare per situazioni particolari. I gruppi sono eterogenei, cioè formati da bambini e bambine di età diverse: quindi dai 3 ai 6 anni.
Attualmente le sezioni hanno un massimo di 23 bambini. Nel limite del possibile i bambini sono stati suddivisi il più omogeneamente possibile secondo i criteri derivanti dalla legge, anche se la situazione di emergenza pandemica ha imposto delle scelte metodologiche particolari per le sezioni, in base alle speciali disposizioni delle autorità sanitarie e provinciali. Nel gruppo sezione, i bambini e le bambine partecipano alle attività con entusiasmo e serenità ed affrontano il loro cammino di crescita attraverso il lavoro delle insegnanti, che sanno sostenerli ed accompagnarli del loro sviluppo, garantendo, nonostante le difficoltà organizzative emerse in
questi anni di pandemia, affetto e vicinanza.
Le aule sono organizzate con spazi non strutturati per il gioco libero; spazi semi-strutturati che consentono usi diversi; spazi strutturati che prevedono specifici utilizzi. I diversi “angoli” rispondono ai molteplici bisogni dei bambini di mettere in gioco ed arricchire le loro competenze logiche, rappresentative, creative, rievocative, sociali.
Viene curata con attenzione la crescita delle varie autonomie dei bambini: in particolare quella personale e quella sociale: ogni bambino impara via via ad essere più autonomo nella gestione dei propri bisogni e delle proprie esigenze sempre in relazione e dialogo con gli altri. I servizi igienici all’interno della sezione favoriscono il percorso di raggiungimento dell’autonomia personale dei bambini.
Le routine giornaliere, che scandiscono il tempo educativo della scuola, aiutano in questo cammino e servono al bambino ad acquisire sicurezza, a sviluppare la consapevolezza di appartenere ad un gruppo e la curiosità verso le proposte didattiche, a potenziare le proprie competenze. Il lavoro educativo e di insegnamento avviene sempre in maniera graduale, valutando per ognuno le tempistiche e le modalità, in modo che tutti possano partecipare serenamente alle diverse proposte.
L’inserimento dei nuovi iscritti viene curato dalle insegnanti per permettere al bambino di conoscere ed ambientarsi gradualmente nel nuovo contesto educativo. I tempi vengono concordati con la famiglia, in base ai bisogni del bambino ed alle esigenze familiari.
Oggi i genitori, a causa delle forti limitazioni imposte dalla pandemia, accompagnano all’interno della struttura il figlio i primi due giorni e poi, a seguire, affidano il bambino alle insegnanti all’ingresso della sezione. In questa delicata fase di passaggio è importante per il bambino respirare un atteggiamento emotivo sereno ed equilibrato che infonda la sicurezza necessaria perinserirsi nel nuovo ambiente.

                                                           Il Progetto didattico-educativo

Il progetto didattico di quest’anno pone al centro la relazione, intesa innanzitutto come accoglienza dell’altro nella sua più ampia accezione, ovvero come “altro da sé” e proprio per questo “meraviglioso dono” da conoscere, rispettare e amare. L’apprendimento ha un particolare valore quando le esperienze si fanno in gruppo e dove si alimentano e si sostengono le relazioni. Le parole chiave sono:
 RELAZIONE: sostenuto dallo sguardo positivo dell’adulto il bambino si apre all’esperienza che l’insegnante propone in modo dinamico e flessibile e in un continuo dialogo adultobambino;
 CORPO: le conquiste avvengono a partire da un fare con il corpo perchè il bambino facendo impara e costruisce il suo pensiero. Toccare, sentire, annusare con il corpo e muoversi è alla base di ogni apprendimento. A scuola ci sono ampi spazi in cui sperimentare con il corpo e muoversi: spazi interni come la palestra, esterni come il grande giardino;
 GIOCO: risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni. Le aule spaziose sono organizzate per favorire le attività ed il gioco, sia come piccolo gruppo, sia come grande gruppo;
 LIBRI: la biblioteca è uno spazio condiviso fra le varie sezioni e la lettura è un momento prezioso di relazione e vicinanza fra adulti e bambini. I libri e gli albi illustrati non mancano nemmeno nelle sezioni;
 ACCOSTAMENTO ALLA LINGUA INGLESE: l’incontro con la lingua inglese è un’esperienza che il bambino sperimenta in modo naturale a sostegno della sua maturazione e della sua capacità comunicativa. Forte è infatti la convinzione che il contatto con lingue diverse produca un arricchimento di competenze, sviluppando nei bambini una straordinaria ricchezza linguistica e mentale. Il progetto di accostamento alla lingua inglese
è attuato da due esperte per un totale di 25 ore a settimana.

La giornata scolastica – i momenti significativi

All’interno dell’organizzazione scolastica tempi e spazi sono il contenitore quotidiano nel quale i bambini vivono le loro esperienze e, quindi, sono pensati e curati. Il tempo è organizzato in una successione quotidiana di momenti in modo da creare punti stabili di riferimento. Tutto il tempo scuola è tempo educativo nell’ottica di una straordinaria quotidianità che fa crescere!
Gli orari della scuola sono:
7.30 – 8.30: anticipo
dalle 8.30 alle 15.30: tempo scuola ordinario
dalle 15.30 alle 17.30: tempo del posticipo.
A metà mattina i bambini fanno la merenda con un frutto e subito dopo, durante il periodo di compresenza delle insegnati, iniziano le attività più strutturate. A mezzogiorno c’è il pranzo, cucinato nella cucina interna con attenzione alla dieta e ai prodotti utilizzati. Il servizio mensa è svolto nel rispetto del Piano di Autocontrollo igienico-sanitario, che è stato adeguato alle disposizioni operative per il contenimento della pandemia. Il menù viene verificato dalla dietologa ed armonizzato ai criteri della stagionalità.
Dopo il pranzo, i più piccoli hanno la possibilità di riposare in dormitorio.
I bambini più grandi proseguono la giornata nelle sezioni e negli altri spazi della scuola impegnati in attività libere oppure più o meno strutturate.

La relazione con le famiglie

Infine, ma non meno importante, la scuola cura la relazione con le famiglie, che sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini e delle bambine. La scuola attraverso i colloqui, gli incontri, le riunione si impegna a far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise fra scuola e famiglia.
Ogni anno scolastico vi sono riunioni con i genitori e sono garantiti i colloqui individuali:

  • un incontro per la presentazione del Progetto didattico-educativo: ogni sezione incontra, in
    una riunione on-line (la modalità deriva dalle restrizioni derivanti dai protocolli per il
    contenimento della pandemia) i genitori del proprio gruppo per presentare il lavoro
    dell’anno e raccontare del gruppo sezione;
  • sono effettuati almeno due colloqui individuali con i genitori per illustrare il vissuto
    scolastico del bambino, i suoi progressi e favorire uno scambio reciproco di informazioni. In
    caso di necessità si sono organizzati altri incontri oltre ai due che vengono programmati.

 

“Nel passaggio dalla casa a scuola
ci sono braccia che lasciano andare,
ma ci sono braccia che accolgono,
che sostengono il bambino in questo
passaggio di mani e di menti”.
(R. Bosi)